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Geological Tours

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Geoturismo, percettibilità e osservabilità della geologia
 

autore:    Matteo Garofano [22-05-2012]

Introduzione
Diversità di fenomeni naturali, diversità di storie, diversità di paesaggi sono legati dalla scienza geologica che li spiega attraverso un filo conduttore, con il geoturismo e' possibile farli conoscere, apprezzare e valorizzare da un pubblico numeroso.

Le isole: identità marcata di un territorio.
Ogni stagione migliaia di turisti si imbarcano per partire alla volta di un?isola ove trascorrere le proprie vacanze. Nei tempi moderni attraverso la grande disponibilità di spostamenti veloci le distanze risultano compresse nel tempo. L'isola, per i suoi confini geografici naturali ben definiti, resiste a tale compressione spaziale e ben identifica ancora il "luogo lontano" dove si concretizza la fuga dalla modernità e l'urbanizzazione. Per questo motivo le isole, nella coscienza popolare moderna, risultano essere il luogo dove la natura si è preservata e le tradizioni rimangono immutate. A tale stereotipo moderno si affianca ormai da una quindicina di anni la produzione pubblicitaria del turismo che ha adottato l'isola e la sua immagine come rappresentate del luogo della vacanza. L'isola oggi rappresenta per moltissime persone il simbolo della vacanza per eccellenza. L'insularità, intesa come identità marcata di un territorio e luogo di fuga idealizzato, viene considerata da alcuni studiosi come una delle maggiori ricchezze delle isole dal punto di vista turistico.
Ma se da una parte la produzione pubblicitaria continua ad evocare l?isola con una tale costanza e se il pubblico risponde con tale presenza dipende dal fatto che il "desiderio di isola" ha radici profonde. La figura idealizzata di isola è una produzione storica della cultura occidentale che nasce e si sviluppa a partire dalla fine del XVII secolo.

Vulcani: comunicatori della geologia
Ad un concetto geografico e antropologico di isola, si accompagna, in molti casi, una storia geologica che si origina nei processi vulcanici che l?hanno generata. Molte catene di isole sono collocate lungo le dorsali oceaniche e ai margini delle placche tettoniche. In queste situazioni si vengono ad incontrare i due "ingredienti" necessari allo sviluppo del geoturismo: un luogo ospitale ed esotico (l'isola) insieme a fenomeni geologici di pregio (i vulcani).

Le strutture vulcaniche e il vulcanismo sono tra i migliori soggetti che consentono di sostenere una attività di divulgazione dei fenomeni geologici per numerosi motivi. Il primo motivo riguarda il fattore tempo, i tempi dei fenomeni vulcanici hanno spesso la stessa scala dei tempi umani: fumarole, solfatare, eruzioni sono osservabili nell?arco di minuti, ore, giorni e non milioni di anni.
I fenomeni vulcanici coinvolgono tutti i cinque sensi: vista, udito, tatto, olfatto, gusto. Geyser, sbuffi di vapore, solfatare consentono di osservare fenomeni dinamici, la materia in movimento permette di percepire le trasformazioni in atto (osservabilità). Il calore si manifesta e viene percepito attraverso il contatto, le energie in gioco in tali processi vengono comprese ed assimilate per mezzo di una esperienza diretta (percepibilità). L'olfatto viene stimolato: le putizze, le solfatare ed i soffioni permettono di percepire l'odore acre ed intenso di zolfo.
In questo modo l'intera sfera sensoriale coinvolge il turista che "vive" l'esperienza geologica e ne acquisisce un percezione diretta e spesso indelebile. Tale coinvolgente esperienza, non mediata da artifici ma di origine naturale, scatena una serie di curiosità e di desideri di approfondimenti conoscitivi che permettono di seguire un filo conduttore per la scoperta di un intero territorio che si estende anche laddove il fenomeno vulcanico non è evidente.
Non tutte le manifestazioni geologiche hanno questa alto impatto sulla percezione e pertanto non tutti si prestano ad essere considerati accettabili soggetti del geoturismo.

Bibliografia
"Geoturismo, scoprire le bellezze della terra viaggiando", 3° Ed., Geoturismo edizioni, Garofano Matteo
"Il paesaggio Italiano", Touring Club Italiano
"Islanda"; Lonely Planet Ed.2001
"Atlante delle meraviglie naturali"; Istituto Geografico De Agostini, 1998
"Senegal, Capo Verde, Guinea"; Lonely Planet Ed.2003
"Madeira e Porto Santo"; Cadogan Guide, 2003
"Le Isole Azzorre"; Il viaggiatore, 2005
"Isole Eolie, la guida turistica"; Istituto Geografico De Agostini, 2005
"La GéoGraphie, îles ces étranges objets de désir" N.1528, 2008, speciale isole.
"Il bel Paese"; Antonio Stoppani, 1875
"L'isola in capo al mondo"; Anna Lajolo, Guido Lombardi, Nuova ERI, 1994
"Santo Antão. Isole di Capo Verde: itinerari geologici verso un ecoturismo sostenibile", Regione Lombardia, 2003.