Regione: Liguria
Località: Monte Moro, Genova
Ritrovi, luogo e orario: Ore 14.00 Cimitero di Quinto (ge)
Impegno / difficoltà: Escursionismo
Tempi di percorrenza e dislivello: 5-6h
Costo: € 40.00 a persona
Accompagnatore: Christian Roccati, Storico, guida Kailas e ambientale
Informazioni & iscrizioni: christian@kailas.it
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La quota comprende: Accompagnamento, spiegazioni e organizzazione da parte delle Guide, relativo emolumento e spese.
Non comprende: Trasferimenti e tutto quanto non menzionato alla voce “la quota comprende”.
Numero partecipanti: min 4 e max 12
Programma:
Per giungere facilmente al cimitero di Quinto, è possibile utilizzare l'autostrada che conduce al casello di Nervi. Dall'uscita si scende al cavalcavia su Corso Europa e si procede verso Nervi. E' possibile trovare un posto libero in questo tratto di strada o girare e tornare indietro. Si posteggia lungo la strada negli spiazzi bianchi appositi e gratuiti e in pochi minuti si giunge al punto di partenza. Il cimitero è alle spalle del distributore della Q8easy, a monte della strada, a poca distanza da un secondo distributore, della Eni in questo caso.
La guida Kailas accoglie i partecipanti e presenta lo staff, in questo caso costituito non solo da Christian Roccati, guida ambientale, storico, esploratore, trainer e scrittore d'avventura, ma anche da Francesca Benelli. La collaboratrice porta la sua conoscenza specifica di foraging in questa escursione: ha studiato medicina per poi passare alla medicina tradizionale cinese, alla psicosomatica e le erbe della tradizione. Ha completato una scuola triennale di naturopatia e una di riconnessione intuitiva ed emozionale alla natura. Insegnante di meditazione, ricercatrice e appassionata etnobotanica.
Questa interessante escursione si articola in due fasi, la prima, pomeridiana, in cui effettuiamo il foraging intuitivo e la seconda serale, in cui riscopriamo le sensazioni del nostro corpo nella propriocezione notturna.
Durante le prime tre ore, In una esperienza immersiva impareremo a riconoscere le piante spontanee nel loro ambiente naturale, osservandole con attenzione e intuizione. Esploreremo il concetto di segnatura delle piante, ovvero come la forma, il colore e le caratteristiche possano riflettere i suoi effetti sul nostro corpo e sulla nostra mente, sullo stile di quello proposto dal dottor Bach, approfondendo il legame tra emozioni e natura, imparando
come il foraging possa diventare uno strumento di crescita personale e di riequilibrio interiore.
Non si tratta solo di raccogliere piante commestibili o officinali, ma di ascoltare il nostro istinto e di lasciarci guidare dalla connessione energetica con la natura. Durante il percorso, osserveremo le piante spontanee con curiosità e rispetto, lasciandoci ispirare dalle loro segnature per comprendere i messaggi che ci offrono.
Al calare del sole ci godremo il tramonto per poi iniziare a focalizzarci sul variare delle nostre sensazioni ed emozioni. La nostra mente attiva e adotta una serie di processi di gestione del buio, fortemente influenzati dalla vita moderna. Scinderemo i costrutti dalle nostre reali capacità, partendo dal focalizzarci sui tre tipi di equilibrio sino a utilizzare in modo diverso la luce, i profumi, i suoni, le sensazioni tattili, il sistema vestibolare e tutta quella serie di elementi che non alleniamo o le conoscenze che spesso non sappiamo di avere.
Parallelamente alle abilità innate che andremo a classificare e utilizzare, impareremo i benefici dell'attrezzatura moderna le cui caratteristiche approfondiremo, perché sia una meravigliosa aggiunta e non un sostituto o un limite. Sarà per noi un viaggio introspettivo in una dimensione sconosciuta eppure presente per metà della nostra vita che ci garantirà maggiore sicurezza nell'escursionismo e un miglioramento anche delle nostre capacità diurne.
Equipaggiamento:
Si richiede quindi un normale equipaggiamento da escursionismo basico e nello specifico:
1 litro d’acqua
1 Pile
1 Piumino leggero
1 guscio goretex (o una cerata o una giacca impermeabile antipioggia)
scarpe con suola antiscivolo, basse o alte
Si consigliano bastoncini e berretto
E' NECESSARIA la torcia frontale con pile di ricambio o una torcia semplice
La guida racconta:
Il teatro che accoglie l'esperienza è il crinale di Monte Moro, contrafforte meridionale del conosciuto Monte Fasce, un vero riferimento per ogni genovese.
Quest'area è caratterizzata da una geologia molto netta ed evidente in quanto siamo nella formazione dei calcari del Monte Antola, e nello specifico sulla prominenza che sovrasta la valletta del Rio San Pietro.
La vegetazione spontanea è caratterizzata ed è stata modificata nei secoli dall'apporto umano che ha influenzato queste vallate mediante agricoltura e pastorizia. A ciò si aggiunge che questa porzione di montagne affacciate sul mare furono la sede di un complesso di batterie risalenti alla seconda guerra mondiale.
Possiamo riconoscere la 200esima Batteria, da 152/45, e la 251esima, da 381/40, sul crinale sud di monte Moro, e in vista la 202esima, da 152/45, a monte di Portofino, e la 250esima, da 381/40, ad Arenzano.
La 200entesima aveva 3 piazzole con cannoni da 152 mm, due di esse coperte da guscio di cemento armato. Erano presenti anche due piazzole per arma automatica, un bunker con funzioni di osservatorio e una teleferica.
La 251esima era dotata di 5 piazzole per cannoni di calibro 90 mm, una casamatta con un telemetro, per il tiro direzionato nella contraerea. A metà del crinale che porta in vetta si nota una grande piazzola nata per ospitare un cannone da 381 mm.
Il 9 settembre 1943, il giorno dopo l’armistizio, il posamine Pelagosa andò in fuga oltrepassando la cortina difensiva oltre il porto di Genova. Appena superata la rete di mine, venne centrato dai colpi della batteria di Quinto, sotto il controllo delle forze naziste.Oggi il Pelagosa è una meta per i subacquei che riposa a 32 metri sul fondale prospiciente al litorale di Quinto; non è possibile penetrarvi ma è visitabile all’esterno in medio stato di conservazione.