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La guida racconta
Che cos'è la Nar Phu Valley?

Tutti i trekker al mondo hanno sentito parlare, o conoscono, il grande itinerario dell'Annapurna nelle sue varie versioni. Il percorso in questione, su un versante o sull'altro, gravita intorno alla "Dea dell'Abbondanza" o "Dea delle Messi", l'Annapurna, una delle 14 cime che superno gli 8000 metri, una delle 3 interamente in territorio Nepalese. 

Forse non tutti sanno che questi itinerari, nei decenni, si stanno "commercializzando" e che suddetto fenomeno non fa il bene delle popolazioni locali. Le strade risalgono sempre più le vallate e se apparentemente ciò sembra un bene, in realtà consegue meccanismo utile agli occidentali. Appassionati da tutto il mondo giungono in queste aree e pretendono di saltare settimane di cammino mediante l'uso di fuoristrada e tutta la micro economia nata a valle, ecocompatibile e sostenibile, pian piano scompare. Svanisce la popolazione autoctona insieme alla sua vera anima e chi resta viene corrotto dalla parte più bieca di una certa finta modernità inquinante, in ogni qual senso possibile.

Noi siamo di tutt'altra idea e, lavorando con i nostri amici e colleghi nativi, consumando prodotti a km zero, raccontando la cultura locale, immergendoci in essa, e sovvenzionando progetti umanitari, vogliamo davvero amare il territorio. Per questo abbiamo deciso di lavorare in Nar Phu Valley.

Ora immaginate di portarvi con i mezzi al limitare di quest'area e poi abbandonarvi a un movimento lento e a piedi, senza emissioni, ovviamente dopo aver compensato con la ripiantumazione tutte le altre. Approcciate al percorso commerciale dell'Annapurna, per poi abbandonarlo subito in favore di una valle segreta che si spinge verso le aree di Phu Gaon e Naar... tra monasteri, vette, pascoli, e territori in cui ancora si pratica l'agricoltura ad aratro fisso, in questo caso mediante l'adozione di Yak e Nak. 

Potrei parlarvene per ore, ma mi limito a dirvi di provare a sognare a occhi aperti, tanto qualunque immagine apparirà nella vostra mente, non è neanche lontanamente paragonabile a ciò che qui vedrete. Ora pensate ad oltrepassare i confini del cielo su valichi oltre i 5000 metri per poter rientrare nel circuito dell'Annapurna nella sua porzione più bella e meno turistica. Lo scopo è quello di terminare il vostro viaggio prima in Mustang e poi a Kathmandu... Provate e sarete forse all'un per un milione di ciò che qui vi aspetta. 
Reportage di Viaggio di Christian Roccati