Regione: Liguria
Località: Parco di Portofino
Ritrovi, luogo e orario: Stazione Ferroviaria Camogli (GE) ore 9.00
Impegno / difficoltà: Escursionismo
Tempi di percorrenza e dislivello: giornata con camminate (minimo 600 metri di dislivello) e spiegazioni tecniche
Costo: € 50.00 a persona
Accompagnatore: Marco Moraglio
Informazioni & iscrizioni: marcomoraglio@kailas.it
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La quota comprende: L'accompagnamento, le spiegazioni e l'organizzazione da parte della Guida, suo emolumento e sue spese. Per gli iscritti ai viaggi Extreme (liv 5) che hanno ancora slot utilizzabili il costo è incluso nel pacchetto. (Consultare il programma e la guida di riferimento). Coloro che hanno esaurito gli slot o che desiderano partecipare e non sono iscritti ai viaggi citati per il 2025, possono contattare direttamente la guida acquistando la gita/corso al costo indicato.
Non comprende: Non sono comprese le spese di carattere personale, i pasti, i trasferimenti.
Numero partecipanti: 6 / 10 partecipanti
Programma:
Partendo dalla stazione ferroviaria di Camogli saliamo alla frazione di San Rocco, da quì inizia l'escursione vera e propria attraverso i sentieri del Parco di Portofino.
Equipaggiamento:
Normale da escursionismo:
- scarpe da trail running o simili
- calze rinforzate sui talloni
- pantaloni leggeri
- maglietta traspirante (più una di ricambio per la discesa, se abituati)
- eventuale giacchetta antipioggia
- occhiali
- bastoncini (solo per chi ne facesse già uso)
- acqua e pranzo al sacco
- zainetto
La guida racconta:
Il Parco di Portofino con le sue aree protette preserva e tutela dal 1935 un paesaggio incredibile per bellezza del territorio, storia e tradizioni. All'interno di questa escursione le possibilità di racconto sono praticamente infinite. Si può spaziare infatti dalle tradizioni locali alla geologia, dalla botanica all'architettura. Un particolare spunto di interesse sarà fornito poi dalla storia: questa zona infatti ha visto la costruzione di una serie di Batterie militari durante la seconda Guerra mondiale. Un discorso a parte lo merita la straordinaria abbazia di San Fruttuoso. Secondo la tradizione, fu lo stesso martire Fruttuoso a scegliere la baia, indicandola in sogno a Prospero, vescovo di Tarragona in fuga dalla Spagna invasa dagli Arabi e alla ricerca di un luogo dove portare in salvo le reliquie del Santo.
Ricostruita nel X secolo come monastero benedettino, dal Duecento l’Abbazia intrecciò le sue sorti con quelle della famiglia Doria.