La guida racconta
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ci regala luoghi selvaggi e possibilità di belle escursioni avventurose, ricche di atmosfera e lontane da luoghi frequentati. Il terremoto del 24 agosto 2016 ha causato molti danni a borghi medievali, strade e infrastrutture, che oggi lentamente vengono ricostruiti. Ma i segni dell'evento sismico lasceranno segni indelebili. Anche nelle fitte foreste e sulle grandi pareti rocciose del Monte Bove, possiamo osservare i distacchi di grandi massi che sono rotolati nel bosco. Alcune strade interrotte ci costringono a partire a piedi da quote più basse e questo limita la frequentazione di queste montagne, già in passato non molto frequentate. Salendo pian piano a piedi possiamo godere del silenzio e della natura che continua a cambiare man mano che si sale di quota. Attorno ai 2000 metri ci troviamo al cospetto di un paesaggio inaspettato, lontano dal mondo italiano ... un paesaggio fatto di immense praterie, scorci su creste e montagne aguzze. Esili sentieri ci permettono di raggiungere valichi panoramici che spaziano dal Mare Adriatico a gran parte dell'Italia Centrale. Scorgiamo il Gran Sasso e i Monti della Laga. Un paradiso per i botanici grazie all'infinità di endemismi floreali tra cui la stella appenninica e numerose specie di orchidee selvatiche. Un paradiso per i geologi che quì possono osservare interessanti sequenze sedimentarie marine che ci raccontano come si sono evoluti i mari, le coste e i continenti durante la formazione delle Alpi e degli Appennini. Il paesaggio ci permette di raccontare i segni della sua trasformazione, dagli eventi glaciali, all'erosione delle acque fluviali, ai terremoti. Una volta raggiunto il versante Sud della catena montuosa, scendendo scorgiamo dall'alto la piana Grande di Castelluccio ...
Reportage di Viaggio di Marco Montecroci