Ai confini orientali dell'Himalaya c'è un paese, il Bhutan, che si sta ritagliando con orgoglio e passione il proprio posto nella modernità.
Qui l'alpinismo è vietato, per non violare la sacralità delle cime, qui si va al lavoro ancora con il costume tradizionale, qui si piantano alberi per ridurre la propria impronta ecologica e contrastare i cambiamenti climatici, qui l'obiettivo è rendere biologica tutta la produzione agricola.
Il Bhutan è un paese che vale la pena visitare, oltre a tutto questo, per il suo incredibile patrimonio architettonico e culturale.
A nostro modo, per chi ama camminare, proponiamo un viaggio che percorre le lunghe valli ai piedi del Jomolhari, una delle montagne simbolo del paese, una piramide di 7000 metri perfetta contro il cielo terso delle alte quote.
Attraversiamo foreste di ginepri e rododendri, attraversiamo gli alpeggi dove pascolano gli yak, superiamo alti passi a 5000 metri per avventurarci in un paesaggio maestoso e potente, una settimana di trekking arricchita dall'incontro con le persone che abitano le terre alte.
